Claudio Aita
LA CITTA’ DEL MALE
Nardini Editore

Interveranno
Maria Rosaria Perilli, scrittrice
Ennio Bazzoni, editore

Letture di
Massimo Maniezzi

Venerdì 24 aprile 2015, ore 18.00
Nardini Bookstore
Via delle Vecchie Carceri (Murate) – ang. Via dell’Agnolo
Info: 055 7954320 – info@nardinibookstore.it

Ingresso libero

Cosa hanno in comune i delitti del Mostro di Firenze, un manoscritto criptato del ‘700, un processo dell’Inquisizione del ‘300?
Il racconto si snoda su due livelli che si intrecceranno fra di loro, entrambi ambientati a Firenze, uno contemporaneo e uno trecentesco.
Il protagonista, Geremia Solaris, è un perdente, un uomo sconfitto dalla vita, squattrinato e con problemi con l’alcool. A cinquanta anni non ha più speranze in un futuro migliore e vive dominato dai sensi di colpa per la morte della moglie avvenuta quattro anni prima. Vive di lavori editoriali precari e mal pagati.
L’unica persona con la quale mantiene ormai contatti non professionali è il docente con il quale si è laureato. Questi, un giorno, gli fa avere un manoscritto, presumibilmente sette-ottocentesco, scritto in un codice apparentemente di impossibile decifrazione. La ricerca della chiave per decrittarlo, in effetti, risulterà molto impegnativa. Alla fine, Geremia scoprirà che non si tratta altro che di una copia di un manoscritto molto più antico, scritto da un francescano, che narra di fatti sconvolgenti avvenuti nel 1328 e trascritto da un prete di campagna di fine ‘700 che ne era rimasto spaventato. Fatti che riguardano anche omicidi di giovani donne che ricordano quelli del Mostro di Firenze, con tutta la sua incredibile rete di connivenze.
L’ambientazione storica è rigorosa. Il periodo è quello compreso fra maggio e giugno 1328, fra papi ed antipapi, roghi di eretici quale quello di Cecco d’Ascoli o di francescani Spirituali, l’imperatore Ludovico il Bavaro a Roma con i suoi proclami di riforma, e così via. Il processo dell’Inquisizione è reso secondo i documenti dell’epoca. Accanto ai protagonisti di fantasia, come Lamberto, molti personaggi sono storici e inseriti correttamente dal punto di vista cronologico, come Ubertino da Casale, il grande inquisitore frate Accursio Bonfantini e gli altri che vengono citati.

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